In che modo l’Università sarà parte attiva nella Fase due? In che modo pensate di rimanere accanto agli studenti?
L’idea è quella di mantenere le strategie attuate durante questo periodo. Tutte le attività didattiche (lezioni, videoconferenze, etc.) saranno svolte online consentendo agli studenti di seguire lezioni e svolgere gli esami garantendo una continuità assoluta di tutti i servizi. Inoltre, già a partire dal 16 Marzo 2020, è attivo uno sportello psicologico online a cui tutti gli studenti dell’Unicusano possono accedere gratuitamente. Tale servizio è offerto da un gruppo di professori della Facoltà di Psicologia e rimarrà in funzione per tutta la durata dell’emergenza.

Come cambierà il rapporto degli studenti con l’Università dopo l’emergenza?
I docenti seguono in modo attivo gli studenti nel loro percorso formativo rispondendo quotidianamente alle loro richieste. Riteniamo che gli studenti ci  abbiano sentiti più vicini in questo periodo, probabilmente molto più di quanto sia accaduto per i docenti delle università non telematiche. Anche la figura del tutor assumerà un ruolo sempre più centrale perché contribuisce in modo essenziale al supporto agli studenti che spesso si rivolgono a loro anche per questioni non strettamente didattiche.

Qual è l’impatto psicologico che la fase due potrebbe avere sugli studenti? In che modo il distanziamento sociale e le nuove regole possono influire sulla vita degli studenti?
Crediamo che prima ancora che di studenti si debba parlare di persone.
La situazione attuale e il suo protrarsi potrebbe determinare delle conseguenze sulle condizioni psico-fisiche delle persone in relazione alle caratteristiche di personalità dell’individuo, ed a questo occorre prestare particolare attenzione anche nel rapporto docente-studente. In termini strettamente didattici, riteniamo che il rapporto docente-studente non sarà in alcun modo intaccato dal distanziamento sociale ed, anzi, nella fase due gli studenti potranno continuare a fruire pienamente dei numerosi strumenti telematici che l’Università Niccolò Cusano mette loro a disposizione.

Il clima di incertezza potrebbe portare gli studenti a vivere un vero e proprio stress post traumatico. Ci sono dei consigli utili per gestire ansia e preoccupazioni?
Come dicevamo, i fattori che possono determinare conseguenze di rilievo nella sfera psicologica sono diversi e includono anche caratteristiche e modalità di funzionamento cognitivo-comportamentali che fanno parte della personalità dell’individuo. Una strategia utile potrebbe essere quella di concentrarsi sul “qui e ora” mantenendo l’attenzione sulla quotidianità e traendo beneficio dalle gratificazioni connesse ai risultati raggiunti. Inoltre, il prendersi cura della propria vita personale, avendo il tempo di dedicarsi agli hobby, potrebbe essere una risorsa per gestire le preoccupazioni legate al futuro.

Ricollegandoci all’argomento, come pensate che questo influisca sulla produttività e la concentrazione degli studenti? Ci sono delle buone pratiche da seguire per rimanere concentrati?
La situazione complessa che sta investendo il Paese può condizionare in modo significativo la concentrazione e la produttività degli studenti anche a causa dei cambiamenti nella gestione della vita quotidiana (ad esempio, la gestione condivisa degli spazi con i famigliari). In particolare, l’emergenza dovuta al Covid-19, ha reso ancor più attuali le evidenze scientifiche sull’effetto di eventi che possono comportare un alto livello di stress. Le ricerche degli ultimi due decenni hanno identificato come gli ormoni e i neurotrasmettitori rilasciati durante e dopo un evento associato ad elevati livelli di stress siano importanti modulatori dei processi di apprendimento e, quindi, dell’efficienza della memoria, con implicazioni di potenziale rilievo nei contesti educativi.

Livelli eccessivi di stress possono, infatti, compromettere il consolidamento e il recupero del memorandum, comportando, ad esempio, il rischio di non riuscire a sostenere gli esami. Prendendo in considerazione queste intuizioni della psicologia e delle neuroscienze, e tenendo presente che non esistono ricette pronte all’uso ma esistono solo linee guida, indicazioni e orientamenti utili, una strategia, che si può applicare, anche con l’aiuto delle piattaforme di interazione online, è il lavoro in gruppi.

Dunque dal punto di vista più ampio di benessere psicologico individuale quello che suggeriamo ai nostri studenti, ed in particolare a coloro che hanno fatto richiesta di supporto psicologico in questo senso, è di mantenere ritmi scanditi da micro obiettivi relativi alla quotidianità, in cui rientrano anche gli obiettivi formativi degli studenti. A tale riguardo, importante è partecipare alle attività proposte quotidianamente dai docenti di riferimento attraverso la piattaforma. In termini produttivi sarebbe, quindi, utile ritagliarsi dei tempi e degli spazi che siano metodicamente dedicati allo studio e alla condivisione con colleghi e docenti.

Articolo tratto da: Giovani e fase 2: cosa serve per ripartire? I consigli dei docenti Unicusano (blog Unicusano)