Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche è finalizzato a qualificare e valorizzare professionisti di alto profilo, nelle realtà che richiedono approfondite conoscenze e peculiari sinergiche competenze nell’ambito delle scienze pedagogiche, sociali, psicologiche e giuridiche, per contemperare esigenze riconducibili oltre che agli aspetti formativi anche agli aspetti di ordine psicologico, sociale e giuridico. Questi aspetti, in particolare, sono fondanti per assicurare le funzioni di progettazione, coordinamento, intervento e valutazione pedagogica, in contesti socio-giuridici. Il Corso di Studio, quindi, riassume le caratteristiche di fondo degli aspetti pedagogici sociologici e giuridici curando principalmente l’acquisizione di una comprensione sistematica e criticamente consapevole del sapere pedagogico, che può considerarsi calato – con flessibilità – all’interno dei diversi contesti nei quali oggi si esprime l’intervento formativo di alto livello, professionalmente configurato, come: socio-sanitario, socio-assistenziali, giudiziario, ambientale, dell’integrazione e della cooperazione internazionale. L’attività svolta si caratterizza con un’ottica sistemica e complessa, operando un’attenta analisi del contesto concreto di riferimento, con un ampio e strutturato controllo critico dei saperi formativi, di una ferrata attitudine al confronto e alla collaborazione interdisciplinare. Il Corso di Laurea in Scienze Pedagogiche, inoltre, propone di fornire conoscenze e competenze relative al supporto dell’individuo diversamente abile tenendo conto anche dell’apporto disciplinare bio-psicologico e sociologico, che nel complesso concorrono a definire il profilo professionale. Una caratterizzazione del Corso di Studio è la presenza di due curricoli: il curriculum socio-giuridico, attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze culturali e pratiche di progettazione, coordinamento, intervento e valutazione pedagogica, fornirà gli strumenti per operare nel contesto giuridico per gli aspetti legati alla devianza minorile, all’affido, all’adozione, alle situazioni di abuso e maltrattamento di minori, alle nuove dipendenze. Nel complesso del Corso di Laurea in Scienze Pedagogiche, la dimensione assiologica esprime la sensibilità che un Pedagogista deve esprimere verso il proprio sviluppo professionale, caratterizzato dall’eticità che corrisponde ad atteggiamenti di accoglienza, riflessività, apertura, dialogo e responsabilità verso l’educazione e la formazione delle intelligenze, riconoscendo in ogni individuo una persona portatrice di diritti e fragilità da proteggere e trasformare; riconoscendo altresì l’espressione del diritto di cittadinanza anche per i minori. La formazione del Pedagogista non può rinunciare quindi a considerare la deontologia che contraddistingue la professione educativa, delineandone conseguenti atteggiamenti e modus operandi. L’esercizio della professione di pedagogista comprenderà l’uso di strumenti conoscitivi, metodologici e di intervento per lo sviluppo e la prevenzione, la valutazione e il trattamento dei disagi manifestati dalle persone nei processi di apprendimento e/o formazione-educazione e può esercitare la sua azione in agenzie educative, in strutture pubbliche e private che si occupano, dall’infanzia all’età adulta, di persone con profondi bisogni specifici. Permetterà, inoltre, di svolgere incarichi professionali di alto profilo in contesti istituzionali e professionali, pubblici e privati, che abbisognano di competenze strutturali e consulenze esperte nel campo della ricerca nel settore della formazione in ambito sia teorico sia applicato, inclusa la formazione a distanza e la gestione dell’interazione di comunità di apprendimento on line.

SBOCCHI OCCUPAZIONALI

Il laureato Magistrale in Scienze pedagogiche è in grado di gestire e coordinare contesti educativi e servizi educativi e di progettare e di svolgere attività educative nei vari servizi. In particolare può svolgere la propria azione all’interno dei servizi e presidi pubblici e privati:

  • servizi extrascolastici per l’infanzia;
  • servizi educativi nelle istituzioni scolastiche;
  • servizi extrascolastici per l’inclusione e la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica;
  • servizi per la genitorialità e la famiglia;
  • servizi per il recupero e l’integrazione;
  • servizi di educazione formale e non formale per gli adulti;
  • servizi per anziani e servizi geriatrici;
  • servizi educativi, ludici, artistico espressivi, sportivi, dell’animazione e del tempo libero dalla prima infanzia all’età adulta;
  • servizi di educazione ambientale;
  • servizi per la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio dei beni culturali;
  • servizi educativi nel campo dell’informazione, della comunicazione, della multimedialità, della promozione culturale e della lettura;
  • servizi per lo sviluppo della cooperazione internazionale;
  • servizi educativi nel sistema penitenziario e di risocializzazione dei detenuti;
  • servizi di assistenza ai minori coinvolti nel circuito giudiziario e penitenziario;
  • servizi educativi nei contesti lavorativi, nei servizi di formazione, collocamento.

Inoltre altri impieghi riguardano:

  • le strutture di territorio che si occupano di prevenzione e riduzione del disagio sociale in relazione alle differenti fasce d’età (devianza minorile, tossicodipendenza, disturbi fisici e psichici in terza età);
  • le istituzioni (pubbliche e private) che si occupano dei problemi legati alle differenze di genere e alle pari opportunità;
  • le strutture che operano nell’ambito dei processi di mediazione interculturale;
  • le strutture ricreative e culturali del territorio. Infine, altri impieghi possono riguardare:
  • le strutture di territorio che si occupano di prevenzione e riduzione del disagio sociale in relazione alle differenti fasce d’età (devianza minorile, tossicodipendenza, disturbi fisici e psichici in terza età);
  • le istituzioni (pubbliche e private) che si occupano dei problemi legati alle differenze di genere e alle pari opportunità;
  • le strutture che operano nell’ambito dei processi di mediazione interculturale;
  • le strutture ricreative e culturali del territorio.

 

CURRICULUM SOCIO-GIURIDICO

PRIMO ANNO

Didattica e neuroscienze
Teorie e modelli dei processi educativi
Storia del pensiero scientifico
Psicologia dei processi mnestici e motivazionali
Antropologia culturale c.a.
Principi diritto penale e giustizia minorile
Inglese

SECONDO ANNO

Sociologia della devianza
Metodologie e tecniche della ricerca educativa e valutativa
Sociologia dei processi culturali e comunicativi
Sociologia dei processi economici e del lavoro
Materia a scelta
Tirocinio
Prova finale

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