Gli avanzamenti realizzati nella ricerca psicologica e medica rilevano un nuovo modo di pensare alla salute e alla malattia, applicando funzioni fondamentali come l’ascolto la comprensione e l’aiuto. La psicologia clinica ha quindi come competenza specifica quella di comprendere il soggetto nella sua individualità, visto quanto fattori biologici, comportamentali e sociali influenzino la salute dei malati.
All’interno del contesto ospedaliero, lo psicologo può operare in diverse aree:
- nell’assistenza sanitaria di base, prevenzione delle malattie e promozione della salute comportamentale,
- nelle valutazioni e diagnosi psicologiche, trattamenti psicologici e riabilitazione speciali di persone;
- programmazione di interventi sui disturbi dell’apprendimento scolastico,
- trattamento degli aspetti psicologici dei pazienti affetti da malattie acute e croniche potenzialmente letali come ad esempio il cancro;
- nell’identificazione, valutazione, cura del paziente e riabilitazione cognitiva dei pazienti con danno cerebrale.
- nel disagio in adolescenza, tematiche legate alla procreazione e ai problemi della famiglia, della vita sessuale e di coppia, di situazioni di violenza domestica,
- formazione di altri operatori,
- elaborazione di programmi di indagine e prevenzione delle situazioni a rischio di disagio, di maltrattamento, di psicopatologia, ecc… .
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Requisiti per lavorare nella Sanità Pubblica come Psicologo Clinico
I requisiti per accedere al concorso sono:
- Laurea triennale in Psicologia
- Laurea magistrale in Psicologia clinica
- Iscrizione all’Albo
- Master Unicusano per le graduatorie (preferenziale).
Il concorso è composto da tre prove, prova scritta, pratica e orale. Al momento la sanità pubblica dispone ancora di troppo pochi psicologi ma glia avvenimenti avvenuti negli ultimi anni (emergenza pandemica, crisi economica ecc…) hanno rivelato quanto sia importante la presenza di tali figure professionali nella sanità pubblica.