Come si fa ad arrivare dalle aule universiatarie ad una delle aziende più importanti del mondo? Lo abbiamo chiesto a Michaela Fiorella Machosstudentessa presso la facoltà di Ingegneria Industriale che, dopo aver superato le selezioni del Job Day di IBM, ha iniziato il 1 aprile il suo periodo di formazione in IBM

Michaela Fiorella Machos, dal Job Day Unicusano a IBM

Ciao Michaela, come si è svolta la selezione IBM durante il Job Day della Cusano?

Durante il Job Day abbiamo avuto il piacere di conoscere due manager di IBM e due consulenti del lavoro operanti nell’ambito ICT. All’inizio abbiamo assistito alla presentazione sia da parte di Openjobmetis sia da parte di Sistemi Informativi (IBM), in cui ci veniva illustrata una panoramica dell’azienda. Dopo averci fatto conoscere i vari settori presenti nella sede di Rieti, abbiamo sostenuto dei colloqui individuali.

 

La domanda più difficile che ti hanno posto in fase di colloquio?

La domanda più difficile, posta in fase di colloquio, è stata questa: “sei disposta a rinunciare a delle certezze per poter realizzare i tuoi sogni?”. 

Come ti ha supportato l’Ufficio Career Service Unicusano?

L’Ufficio Carrer Service Unicusano mi ha supportata molto. Devo molto ai Career Coach dell’Ateneoperché ho avuto un valido supporto nella stesura di un valido cv.

Una laurea in ingegneria meccanica…perché?

L’amore per l’ingegneria meccanica nasce dal fatto che mi piace scoprire come funzionano le cose, oltre ad imparare molto da questa tipologia di studi, si può capire meglio ciò che ci circonda…

Quali sono i tuoi obiettivi di carriera?

L’obiettivo, o meglio piccolo sogno nel cassetto, è quello di poter lavorare un giorno nell’area del cognitive e della robotica… e magari ricoprire ruoli importanti sui progetti.

Curiosità finale: qual è il tuo motto / mantra nella vita?

Vi cito Jim Morrison, “Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio”.

Ad maiora Michaela!