Credo da sempre che il modo migliore per capire il buono o meno delle cose è parlare con chi le sperimenta, le frequenta, le vive. Come diceva Durkheim “I pregiudizi sono la dimostrazione di quanto non si sappia di un argomento e di come si vogliano colmare i propri vuoti con delle retoriche convenienti che ci inculcano sin da quando siamo bambini“.

Ecco perché abbiamo scelto di riportare un’intervista ad alcuni studenti della Unicusano, molto attivi anche su importanti social (facebook).

La volontà forte di un connubio tra virtuale e reale, la consapevolezza di essere entrati in una nuova era, quella digitale, degli smartphone, dei tablet, delle piattaforme sociali come Facebook e Twitter, dove la comunicazione avviene tramite le nuove tecnologie, ha fatto sì che anche gli studenti stessi abbiano creduto a questo progetto tanto da creare per primi spazi virtuali dove confrontarsi e sentirsi parte di una grande famiglia.

Se si è studenti della UNICUSANO e si ha un account Facebook non si può non aver sentito parlare del gruppo  ”STUDENTI UNICUSANO FIFA DA ESAMI”, un gruppo dove ci si confronta con la massima trasparenza, aiutandosi e dandosi una mano, scherzando anche su alcuni temi, sdrammatizzando con gli altri sugli esami per sentirsi un pò più tranquilli e meno stressati, perché si sa “mal comune mezzo gaudio”, cercando di trovare risposta alle numerose domande che ogni giorno uno studente può avere.

Ma per capire meglio le dinamiche e da dove nasce questa iniziativa abbiamo intervistato proprio i creatori Michele Stocola ed Emiliana De Luca.

Buongiorno ragazzi, innanzitutto, cosa ne pensate delle università telematiche? Credete anche voi che siano le università del futuro?

“La telematica non è il futuro, è il presente. Mentre le tradizionali, visti anche i risultati pessimi della loro qualità e numero di iscrizione, sembrano essere il passato. Molte università stanno istituendo facoltà telematiche al loro interno, la tecnologia è il progresso e non lo si può ignorare. Le telematiche sono viste con diffidenza da chi ha paura di essere già superato, ma oramai la loro esplosione non può essere nascosta. In particolare la Unicusano! Trovatemi una università in Italia che permette di usufruire lezioni dal vivo da casa. Ad una università tradizionale è fantascienza, come è fantascienza la disponibilità dei professori e delle università stesse. Questo fa capire quanto indietro sono le università italiane e quanto avanti sono le telematiche e l’Unicusano in primo luogo. E poi un’altra cosa, gli esami orali non sono certo da meno rispetto alla statale ,anzi! Il servizio e il rispetto dello studente ti aumentano la soddisfazione nell’esame stesso

Passiamo a voi, da dove nasce questa idea e da chi nasce?

“Nasce 11 mesi fa da un’idea di Michele Stocola ed Emiliana De Luca, due studenti di giurisprudenza alla UniCusano. Inizialmente è nata per pochi amici, non volevamo un gruppo numeroso ma pochi, parliamo di un centinaio di persone al massimo. Emiliana non aveva nessuna esperienza di università prima della Unicusano mentre io vengo da La Sapienza, la frequentavo 20 anni fa e dopo 20 anni mi sono iscritto alla Unicusano conosciuta per caso. Nasce da una esigenza che non trovavamo in gruppi già esistenti, ovvero una effettiva collaborazione e trasparenza  di noi studenti verso la Unicusano. Un gruppo dove ritrovarsi e collaborare tra studenti, un gruppo aperto dato che molti altri tendevano a formare gruppi chiusi quasi a voler nascondere qualcosa, esattamente agli antipodi della nostra filosofia di far gruppo e di comunicare.”

 

Quali sono le parole d’ordine del vostro gruppo?

“Prima di tutto, la parola d’ordine è collaborazione! Ma anche trasparenza e disponibilità! Siamo in qualche modo uno dei mezzi per comunicare verso l’università e viceversa. Un gruppo che diffonde notizie sul mondo universitario in genere, sdrammatizzando sullo stesso mondo che a volte viene preso un pò troppo sul serio. Non mancano, infatti, curiosità, foto artistiche di ogni genere, oltre ad una puntuale comunicazione delle notizie che provengono tutte dalla Unicusano e dal giornale universitario “LENOVAE”.

Il gruppo sembra aver riscontrato un grande successo. Secondo voi cosa c’è alla base?

“il problema, si fa per dire, è che il gruppo Fb nel giro di 3-4 mesi ci è quasi sfuggito di mano, nel senso che è andato subito ai vertici della frequentazione degli studenti Unicusano . Una forma di fare gruppo che ha riscontrato un gran consenso che non cercavamo ma che abbiamo avuto e con soddisfazione ci teniamo. Oggi è senz’altro il gruppo di riferimento di tutti gli studenti Unicusano di ogni facoltà con picchi di entrata di oltre 2.000 visite al giorno, un’animazione e un fermento continuo e costante e , stando a ciò che abbiamo appreso, frequentato anche da tutor e professori. Ed è proprio questo che più ci invoglia ad andare avanti. L’appoggio dell’università stessa. Ci teniamo a dire che tale gruppo non ammette nessuna forma di lucro ed io ed emiliana lo facciamo solo per spirito di collaborazione”.

Cosa vi sentite di dire a chi si approccia per la prima volta a questa realtà?

“Di frequentare il gruppo, di vedere l’università non come una nemica ma come amica, pronta ad aiutarci e ad ascoltarci. Certo, alcuni problemi restano ma lo spirito di condivisione paga, questo è evidente. Non bisogna isolarsi ma partecipare attivamente, non essere solo spettatori passivi di una realtà come questa. Aiutare l’università stessa a crescere e a farsi conoscere. La comunicazione via web e in particolare il gruppo danno informazione, complicità e soprattutto è trainante, non ti fa sentire solo, fa superare l’ansia, stimola ad andare avanti e incoraggia nei momenti difficili dove magari non si sa a chi rivolgersi.”