Lavorare con i bambini è una grande responsabilità e, per farlo, bisogna avere una vera e propria vocazione. Per essere sereni e seguiti anche nell’ambito scolastico, i bambini hanno bisogno di essere protetti, di trascorrere le loro giornate in un ambiente pulito, sano, sicuro, insieme a persone che si prendono cura di loro al cento per cento.

Chi decide di intraprendere un percorso per diventare insegnante o educatore, magari scegliendo un corso di laurea in scienze dell’educazione come quello di Unicusano, deve essere convinto di avere una vera e propria vocazione per i bambini, una passione innata e soprattutto la pazienza per educarli al meglio e instradarli per un percorso che sarà poi quello futuro. Se c’è l’amore per i bambini allora è il primo passo per poter intraprendere questa carriera, anche perché insegnare può essere un lavoro molto difficile.

Insegnanti o educatori ce ne sono tantissimi in Italia, ma tutti hanno davvero la giusta propensione per fare questo mestiere? Le cronache più recenti ci hanno fatto pensare di no, visti i brutti episodi accaduti in numerose scuole del Paese, come a Rodengo Saiano in provincia di Brescia. Qui, tre giovani maestre sono state arrestate la scorsa estate, con l’accusa di maltrattamenti aggravati nei confronti di alcuni bambini del nido del paese. Grazie alla denuncia di un genitore, che si sarebbe accorto dei cambiamenti d’umore di suo figlio, le maestre sono state scoperte e denunciate.

Purtroppo, questo è solo uno degli ultimi episodi che sono stati messi in luce in Italia, racconti che fanno rabbrividire, soprattutto se si pensa che ormai tutti i genitori italiani si affidano a queste strutture per la cura dei propri figli.

Il problema principale, probabilmente, risiede nel sistema di reclutamento degli insegnanti o degli educatori, sia per quanto riguarda il pubblico che il privato. Non basta conoscere la materia per stare a contatto con i bambini, che di sicuro è importante, ma la conoscenza va abbinata a delle caratteristiche imprescindibili: l’autocontrollo e la capacità di gestire un gruppo di bambini.

Lavorare a contatto con i bambini può essere il lavoro più bello del mondo, ma anche il più difficile se non si hanno queste giuste competenze e la corretta predisposizione nei loro confronti. Oltre alla passione, è sempre importante abbinare lo studio perché è importante sapere come comportarsi di fronte alle arie esigenze del bambino ed essere pronti ad aiutarlo nel modo giusto.

Ecco perché chi vuole approcciarsi a questa professione dovrebbe prima di tutto lavorare a una maggiore consapevolezza di sé, per capire davvero se questo è il percorso giusto da intraprendere e diventare consapevoli del fatto che non basta una laurea in scienze dell’educazione ma la propria formazione dovrà essere continua e costante.

Infatti, bisogna lavorare in maniera continuativa su sé stessi per essere sempre pronti a donare il meglio ai bambini. In questo modo, potremmo sperare di assicurare ai più piccoli un’educazione sana, giusta e serena veicolata dalle giuste competenze e lavorare con i bambini diventerà davvero il lavoro più bello del mondo.

Articolo tratto da La Ragnatela News, magazine registrato presso il Tribunale di Roma. Leggi di più: https://www.laragnatelanews.it/attualita/lavorare-con-i-bambini-non-e-uno-scherzo/57485.html/embed#?secret=wB5HpHJbvV